Pagine

Piegamenti alle parallele

Un magnifico attrezzo in sala pesi è sicuramente rappresentato dalle parallele.

E’ un esercizio di base, multiarticolare, ad alta sinergia muscolare, adatto a condizionamento di forza generale, dove lavorano principalmente i pettorali, i deltoidi e i tricipiti ed in second’ordine il gran dorsale, grande rotondo, il gran dendato, piccolo pettorale, romboide, coracobrachiale.

Non adatto ai principianti in quanto necessita di un notevole grado di forza, e come tutti i gesti motori può avere degli effetti collaterali se eseguito in modo scorretto.

Richiede una buona concentrazione, mobilità e coordinazione articolare e necessita di una certa scrupolosità nella sua applicazione; spesso è trascurato o eseguito in modo non idoneo.

E’ fondamentale imparare una tecnica impeccabile  per usufruire dei suoi benefici, applicando semplici misure precauzionali e ridurre cosi al minimo il rischio di traumi.

Esaminiamo la giusta posizione di partenza ed il gesto tecnico:

-una volta saliti sui gradini, si impugnano, con una presa neutra,  i sostegni delle parallele e ci si posiziona in sospensione con il busto eretto e le braccia tese lungo i fianchi.
 -la posizioni delle mani è uguale alla larghezza delle spalle o leggermente superiore
-il movimento inizia con una discesa lenta e controllata fino al punto nel quale la spalla è allineata circa all’altezza del gomito; ciò avviene tramite una ipertensione e adduzione delle spalle ed una flessione del gomito.
-una volta arrivati nel punto più basso raggiungibile, si ritorna nella posizione di partenza effettuando un’estensione dei gomiti ed una flessione delle spalle.
-si ripete il movimento fino al cedimento o al numero di ripetizioni programmate, mantenendo il movimento lento, controllato e scorrevole, evitando strappi e rimbalzi.

alcuni particolari:

-non bloccare in iperestensione i gomiti nella risalita ma mantenere sempre un certo grado di flessione
-evitare di iperestendere i polsi
-non sollevare le spalle
-evitare di rimbalzare
-non modificare l’inclinazione del busto durante l’esecuzione del gesto
-non oscillare durante il movimento
-evitare un escursione articolare esagerata nella fase di discesa per non stressare esageratamente l’articolazione scapolo-omerale
-non eseguire il movimento con una velocità troppo elevata
-l’esecuzione deve essere completa
-non esagerare con la zavorra
-Si inspira nella discesa e si espira nella risalita, cioè nella fase dello sforzo



L’esercizio e sue varianti può essere svolto sulle specifiche parallele oppure utilizzando delle panche, su una sbarra orizzontale, su macchine come il dip machine o easy power station, sugli anelli di ginnastica; di solito si utilizza solo il peso corporeo oppure per aumentare l’intensità è possibile zavorrarsi con dischi o manubri appesi alla cintura.

L’esecuzione può avvenire con busto verticale, gomiti stretti e presa larghezza spalle  ritenuta idonea per stimolare maggiormente i tricipiti; oppure con busto inclinato in avanti, gomiti larghi ed una presa con larghezza maggiore rispetto alle spalle ritenuta ideale per stimolare i pettorali.

Molti studi in merito hanno avuto risultati contrastanti e come sempre ci si rimette all’esperienza del trainer ed alle sensazioni dell’atleta: sono cmq ritenute valide le indicazioni sopra citate dove in ogni caso i muscoli pettorali, deltoidi e tricipiti lavorano in sinergia tra loro.

Vero però che una annotazione di merito va fatta, in quanto l’esecuzione verticale con gomiti stretti determina una retroposizione del braccio più marcata rispetto al tronco causando un maggiore stress a livello scapolo-omerale.

La mia esperienza consiglia come prima cosa di seguire la regola del “ non farsi male” e quindi sarebbe auspicabile attuare un valido compromesso praticando una leggera inclinazione del tronco e non focalizzarsi troppo nel tenere i gomiti stretti ma lasciare un movimento naturale dell’articolazione; che poi è quello che succede in una normale esecuzione del movimento con un assetto naturale del corpo.

Utile è farsi consigliare dal proprio istruttore o personaltrainer di fiducia, che ti guiderà nella conoscenza di questo meraviglioso esercizio.

Buon allenamento….e buone parallele a tutti!!!!

Che la forza sia con voi……